Il design che rivoluziona l’esperienza quotidiana: ICA Stop, a Stoccolma il supermercato che seduce con curve e colori

La collaborazione tra SNASK e Westblom Krasse dà vita a un supermercato che rivoluziona il concetto di retail design attraverso forme sinuose e una palette pastello inconfondibile.
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Photography by Mikael Lundblad and Jesper Westblom

Chi ha detto che un supermercato debba essere uno spazio anonimo, dominato da corsie infinite e illuminazione impersonale? A Stoccolma, l’esperienza di “fare la spesa” acquisisce una dimensione inedita grazie alla visione innovativa di due realtà creative locali. La creative agency SNASK, insieme allo studio Westblom Krasse Arkitektkontor, ha ridefinito completamente gli interni degli store ICA Stop, trasformandoli in oasi cromatiche dove l’atto di scegliere un avocado diventa parte di un’esperienza visiva coinvolgente. Una metamorfosi spaziale che eleva il quotidiano a momento di pura gratificazione estetica.

Photography by Mikael Lundblad and Jesper Westblom

La prima cosa che colpisce, attraversando le porte scorrevoli del flagship store, è il dialogo armonioso tra forma e colore. Superfici ondulate in rosa delicato si alternano a espositori circolari in azzurro polvere, creando un ritmo visivo che guida naturalmente il visitatore attraverso i diversi reparti. “Abbiamo voluto sovvertire l’idea tradizionale di layout commerciale”, spiega il team creativo, “sostituendo la rigidità delle corsie parallele con un flusso organico che invita alla scoperta”.
In questo racconto spaziale, ogni elemento assume un significato preciso: i banconi curvi in metallo scanalato, verniciati in tonalità pastello, non sono semplici supporti ma vere protagoniste della narrazione architettonica. Le loro superfici cannetté, che ricordano le colonne di un tempio contemporaneo, creano giochi di luce e ombra che aggiungono profondità all’ambiente. E poi c’è il marmo ad effetto terrazzo – con le sue inclusioni multicolore su fondo chiaro – che riveste i piani di lavoro, aggiungendo un tocco di sofisticata matericità al progetto.

Photography by Mikael Lundblad and Jesper Westblom

Il linguaggio grafico, curato nei minimi dettagli, contribuisce a definire l’identità distintiva di ICA Stop. Etichette dai pattern geometrici, insegne al neon che brillano come installazioni artistiche – “Pink Bar” in rosa acceso, “Vegetarian Butcher” in verde brillante – ogni elemento visivo sembra studiato per trasformare la comunicazione commerciale in espressione creativa. Una rivoluzione gentile che parla attraverso le forme, i colori, la tipografia.
La vera magia, però, risiede nel modo in cui questo ambiente scenografico esalta, anziché offuscare, i veri protagonisti: i prodotti alimentari. In contenitori traforati azzurri, la frutta diventa un elemento decorativo dalle tonalità vibranti. La parete circolare di ortaggi, disposti con precisione cromatica, trasforma il reparto verdure in una composizione che ricorda un mandala contemporaneo. “Il cibo è naturalmente bello”, osservano i designer, “il nostro compito è stato semplicemente crearne la cornice perfetta”.

Photography by Mikael Lundblad and Jesper Westblom
Photography by Mikael Lundblad and Jesper Westblom

In un’epoca in cui l’esperienza fisica viene costantemente sfidata dal digitale, ICA Stop risponde con un’arma potente: la multisensorialità. Qui non si tratta semplicemente di riempire un carrello, ma di immergersi in un ambiente che stimola vista, tatto, persino l’udito (con la sua acustica studiata per ridurre il rumore ambientale). Un manifesto tridimensionale che dimostra come il retail fisico possa reinventarsi parlando un linguaggio che nessun e-commerce potrà mai replicare.

A colpire è anche la reinterpretazione dello stile scandinavo che questo progetto propone. Lontano dagli stereotipi del minimalismo nordico, ma senza tradirne i principi fondamentali, ICA Stop rappresenta una nuova direzione possibile per il design della regione: funzionale ma gioioso, essenziale ma non austero, attento ai dettagli ma mai pedante.

Photography by Mikael Lundblad and Jesper Westblom

Non sorprende che questo supermercato sia diventato meta di pellegrinaggio non solo per i local in cerca di prodotti freschi, ma anche per appassionati di design, fotografi e social media enthusiast che trovano in ogni angolo uno scenario perfetto per le loro stories. Il confine tra spazio commerciale e luogo di intrattenimento culturale si dissolve, creando un ibrido che risponde perfettamente alle aspettative della contemporaneità.

Il progetto dimostra, in definitiva, quanto possa essere rivoluzionaria la visione di chi rifiuta le convenzioni e ripensa completamente l’ordinario. In un settore tradizionalmente dominato dal pragmatismo, SNASK e Westblom Krasse hanno introdotto quella dimensione poetica che trasforma un supermercato in un’esperienza memorabile. Perché anche gli spazi più funzionali possono – e forse dovrebbero – raccontare storie che vanno oltre la mera utilità.

Photography by Mikael Lundblad and Jesper Westblom
Jesper Westblom and Robin Krasse founder of Westblom Krasse Arkitektkontor
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