Il Blue Bottle Coffee di Atelier tao+c nel West Bund dimostra come l’architettura contemporanea possa trasformare il patrimonio industriale in spazi culturali innovativi
Il West Bund di Shanghai rappresenta oggi uno dei casi studio più interessanti di rigenerazione urbana contemporanea: da zona industriale dismessa a distretto culturale d’eccellenza. Il nuovo Blue Bottle Coffee progettato da Atelier tao+c è un perfetto manifesto di questa trasformazione. Inserito nell’ex stabilimento della Shanghai Cement Factory, con affaccio diretto su un cantiere navale storico, questi 180 mq dimostrano come si possa reinterpretare il patrimonio industriale senza tradirne l’identità.
La strategia progettuale ruota attorno a due “tele fluttuanti” – solai inclinati che definiscono lo spazio caffetteria, sorretti da un sistema di pilastri in legno di abete Douglas dalle geometrie inclinate. Non si tratta di mero formalismo: questi elementi generano una spazialità dinamica, quasi cinetica, che dialoga con il paesaggio fluviale circostante. L’articolazione delle quote ai quattro vertici di ogni “tela”, con i bordi verso il Huangpu deliberatamente alzati, inquadra le visuali sul fiume e sul cantiere, trasformando il contesto in quinta scenica.
L’aspetto più raffinato del progetto risiede nell’integrazione impiantistica: climatizzazione, illuminazione e distribuzione elettrica sono completamente assorbiti nella struttura delle coperture inclinate. Le aperture strategiche nel telaio ligneo fungono simultaneamente da bocchette di mandata dell’aria e tagli di luce zenitale. Questa sintesi tra forma e funzione, questa “poesia tecnica”, eleva l’intervento oltre l’esercizio estetico puro.
Photography by Wen Studio
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